Gente, io la prendo proprio alla larga eh.

Sergio Bonelli Editore ha annunciato, tramite il proprio sito internet ufficiale, di aver riacquisito dall'americana Platinum Studios i diritti per eventuali futuri adattamenti di Dylan Dog per poter realizzare film, serie TV, videogames e merchandising.

Ecco finalmente svelata la cover del Dylan Dog n.362, dal titolo Dopo un lungo silenzio, che vedrà il ritorno alla sceneggiatura del grande maestro Tiziano Sclavi (alle matite Giampiero Casertano).

Tra gli ospiti del B-Geek a Bari c’era anche Paolo Bacilieri, artista di grande esperienza, oltre che estremamente versatile. Abbiamo avuto la fortuna di intervistarlo.

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Il mercato americano conosce già Dylan Dog, Dark Horse pubblicò infatti alcuni albi con protagonista la creatura di Tiziano Sclavi a partire dal 1999 con delle cover esclusive firmate da Mike Mignola. Ma, dopo una raccolta in volume omnibus da 700 pagine del materiale già pubblicato risalente al 2009, più nulla.

Sottotitolo: La sospensione dell’incredulità

Vediamo se ho capito bene: c’è questa tizia che si fa almeno 800 km, metti otto ore di macchina senza fermarsi mai (utopico), per andare a Londra da Dylan Dog a chiedergli di indagare sulla scomparsa di una sua cara amica, abbastanza zoccola, che in paese per ammazzare la noia la dava a tutti, cani e porci.

Cari lettori del Bar del Fumetto, oggi parliamo del numero 350 della serie regolare di Dylan Dog, “Lacrime di pietra”, testi e disegni di Carlo Ambrosini, veterano di tante battaglie della Sergio Bonelli Editore.

Cari lettori del Bar del Fumetto, oggi recensiamo il numero 349 della serie regolare di Dylan Dog, La morta non dimentica, testi di Paola Barbato e disegni di Bruno Brindisi. Questa è la nona volta che i due artisti lavorano insieme per Dylan Dog, dimostrandosi come una dei team più apprezzati nella recente storia editorlae dell'indagatore dell'incubo.

Cari lettori del Bar del Fumetto, oggi parliamo del numero 348 della serie regolare di Dylan Dog, La mano sbagliata, soggetto e sceneggiatura di Barbara Baraldi, disegni di Nicola Mari.
La copertina, come sempre, di
Angelo Stano, oltre che per i colori e i tratti inquietanti, si fa notare subito anche per il richiamo al celebre finale dell'opera di Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, citato anche all'interno del fumetto: il protagonista svela il dipinto e l'orrore che la tela celava. 

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