Inizio introducendo un concetto che ad alcuni piacerà e ad altri no, in modo semplice ed efficace.
Dan Slott è proprio un figlio di put buonissima donna. Non necessariamente in senso negativo, però.
Mi spiego meglio: fin da quando è arrivato, Slott ha scritto delle storie “in funzione di altre”. Da Alla Grande! in poi era tutto, per esempio, in funzione di Spider Island. Poi ha continuato, lasciando in ogni storia (o quasi) qualche piccolo particolare, qualche nodo tenuto lontano dal pettine, tutto per arrivare all’ultima saga, il suo finale.