Inizio introducendo un concetto che ad alcuni piacerà e ad altri no, in modo semplice ed efficace.
Dan Slott è proprio un figlio di put buonissima donna. Non necessariamente in senso negativo, però.

Mi spiego meglio: fin da quando è arrivato, Slott ha scritto delle storie “in funzione di altre”. Da Alla Grande! in poi era tutto, per esempio, in funzione di Spider Island. Poi ha continuato, lasciando in ogni storia (o quasi) qualche piccolo particolare, qualche nodo tenuto lontano dal pettine, tutto per arrivare all’ultima saga, il suo finale.

Sono già trascorsi due giorni dall’inizio del San Diego Comic-con 2013 e tutte le aziende presenti stanno dimostrando di voler stupire il pubblico di San Diego con tantissime novità e nuovi interessanti progetti.

Il mio modestissimo parere su qualche storia del sanguinario simbionte made in Marvel.

Non è facile gestire personaggi con una psicologia complessa; a maggior ragione, non è per niente facile gestire personaggi con una psicologia estremamente complessa. Warren Ellis ci riesce alla perfezione, cimentandosi con il simbionte alieno Carnage - vi viene in mente qualcuno con una psicologia più disturbata? - nel "one-shot" intitolato Carnage: Mindbomb, da noi reso come Bomba Mentale. 

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