Il personaggio di Robin, figlio della censura sui fumetti degli anni '50, è sempre stato considerato come una nota allegra nella vita di Batman, personaggio al contrario, puramente oscuro. Sicuramente Bill Finger e Bob Kane, quando hanno creato Robin, non pensavano affatto che un personaggio negativo come Damian Wayne, potesse diventare l'alleato del Cavaliere Oscuro, e che una testata creata per ospitare storie allegre e vivaci, si potesse trasformare nel "Batman & Robin" dei New 52, di cui voglio recensirvi i primi otto numeri americani.

Alla base della testata, vi è il rapporto tra Bruce e il figlio Damian, cresciuto con i volenti insegnamenti della madre e della sua Lega degli Assassini, che l'hanno portato ad un completo distacco dal padre, e dalla vita normale che quest'ultimo prova a propinargli.

La mente piuttosto labile del tormentato ragazzino, sembra essere la preda del misterioso criminale "Nessuno", che vuole colpire Bruce, sfruttando Damian. Per quanto siano ben gestite le origini di "Nessuno" e il suo rapporto con Bruce, Damian e il suo controverso carattere, saranno il vero motivo che vi porterà a proseguire la lettura. Il contrasto tra la maturità di Damian, e la sua inconsapevole ricerca di un'infanzia felice, porterà il lettore medio, ad affezionarsi in modo impressionante al personaggio. Dall'altra parte, c'è la triste convinzione che a lungo andare, il personaggio possa risultare ripetitivo. Nei primi 8 numeri usciti in Italia, Damian si mantiene un personaggio interessante, anche se un graduale cambiamento (in bene o in male), è necessario per mantenere viva l'attenzione del lettore.

I testi di Peter J. Tomasi, si mantengono nella media, anche se troviamo qualche gradita battuta, che dona una buona dose di epicità a delle situazioni di per sé molto coinvolgenti, e che aumentano il livello qualitativo dei testi. Anche la trama è ben strutturata, alternando una storia Noir in perfetto stile Batman, a delle sequenze decisamente più leggere, che rendono la lettura molto gradevole e rilassante. Purtroppo i disegni non sono altrettanto buoni, infatti Patrick Gleason, utilizza uno stile un po’ troppo cartoonesco, migliorato leggermente dai colori di Mick Gray, ma che si mantengono sempre ad un livello non troppo alto.

La Lion Comics, che cura l’edizione italiana, ci propone i volumi a un prezzo piuttosto elevato, soprattutto se confrontato con gli standard della rivale Panini, che un volume di 4 numeri, l’avrebbe fatto pagare poco più di € 4,00 e sicuramente non gli € 8,95 dell’edizione Lion. Purtroppo questo è un prezzo (letteralmente) da pagare, se si vuole leggere le opere Dc Comics.

Concludendo, il primo ciclo di storie della testata “Batman & Robin”, si rivela essere avvincente, introspettivo, e in generale di ottima fattura. La storia si legge con piacere, essendo molto leggera. Inoltre il potenziale del personaggio di Damian è immenso, e spero che sarà sfruttato altrettanto bene nei successivi numeri. Purtroppo il rischio che il personaggio diventi troppo ripetitivo, persiste ostinatamente, ma visto che oggi vi ho parlato dei primi otto numeri americani, potete stare certi che almeno per ora, non vi deluderà.

VOTO: 7,5

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