Paolo Bacilieri torna in libreria con un graphic novel originale e divertente che si candida certamente tra le proposte più interessanti dell'anno. Il progetto nasce dall'idea di un amico dell'autore veronese, l'esperto di enigmistica Stefano Bartezzaghi che, parlando con Bacilieri dello stile geometrico con il quale venivano relaizzate le illustrazioni di Dick Tracy e dell'improbabile ma reale rapporto tra enigmistica e fumetto, propone al disegnatore di realizzare un fumetto sulla storia del cruciverba. Bacilieri, inizialmente perplesso, comincia ad assumere informazioni sul punto e si rende rapidamente conto che l'argomento offre vari spunti interessanti e diverse storie da raccontare.

Nonostante si tratti - come detto - di un racconto con caratteristiche storiche, l'autore decide comunque di ambientarlo nella Milano di oggi e di inserire come protagonista della storia Zeno Porno, divertente personaggio creato da Bacilieri nel 2006, che rappresenta in una certa misura l'alter ego dell’autore stesso. Zeno, dopo un incontro con il professor Pippo Quester, intellettuale che ricorda volutamente Umberto Eco, inizia ad appassionarsi alla storia del cruciverba (proprio come accade all'autore nella realtà) e decide di aiutare il professore ad approfondire l'argomento.

Ciò che ne viene fuori è tutt'altro che un'opera monografica sul cruciverba. Con lo scorrere delle pagine, Fun diventa infatti una riflessione ben più ampia sui codici linguistici del disegno e del fumetto; e, naturalmente, sul rapporto tra quest'ultimo e l'enigmistica. Attraverso uno stile decisamente underground, Bacilieri ci riporta invece uno spaccato della cultura popolare, prima ameriacana e poi europea e mondiale. Un contrasto forte e immediato, almeno quanto quello delle caselle bianche che si alternano a quelle nere. E, proprio come succede nei cruciverba, la trama principale di Fun si incrocia con altre storie perpendicolari ad essa che arricchiscono il racconto e conferiscono spessore ai personaggi che ne fanno parte. Ho amato tantissimo queste gradevoli parentesi che l'autore ha voluto inserire all'interno della storia e che spaziano dalla gita fuori porta con il laconico Zio Uber, al fugace e clandestino incontro tra due amanti appassionati in un piccolo alberghetto ad ore di Milano.

La presenza di queste piccole e brevi "intrusioni" aiuta ad alleggerire l'aspetto più prettamente didascalico del racconto, coinvolgendo il lettore e fornandogli una pluralità di livelli di lettura, con diversi spunti di riflessione e collegamenti sia voluti che non. Il risultato è una lettura interessante e che riesce a non risultare mai eccessivamente lenta o noiosa; anche grazie, come detto, all'aggiunta delle mini-storie inserite qua e là e tratte da precedenti lavori dello stesso autore.

Anche dal punto di vista grafico Fun somiglia ad un cruciverba. L'artista gioca spesso con le illustrazioni e con la costruzione delle vignette, richimando gli schemi dei giochi di enigmistica o inserendo sullo sfondo le fedeli rappresentazioni degli storici grattacieli di  New York e Milano che, con le loro forme geometrche, sembrano essi stessi enormi cruciverba. Il tratto morbido e definito di Bacilieri, l'epressività dei volti, il suo eccellente lavoro di chiaroscuri ci riporta immediatamente allo stile tipico del fumetto indipendente americano (Robert Crumb, Walt KellyGilbert Shelton), poi recepito in Italia da artisti come Andrea Pazienza o Massimo Mattioli.

In concusione, non posso che consigliare Fun a tutti gli amanti del fumetto non commerciale e a chi abbia voglia di avvicinarsi ad uno stile narrativo atipico, ma non per questo meno coinvolgente rispetto a prodotti più spiccatamente mainstream. Da sottolineare che il volume, edito da Coconino press/Fandango al prezzo di € 18,00, rappresenta solo la prima parte dell'opera completa, che verrà conclusa col secondo volume dal titolo More Fun, attualmente ancora in fase di lavorazione.

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